Affettività, emozioni e IRC

Metto a disposizione le slide delle conferenze di un Corso di aggiornamento tenuto in questa giornata a Fossano (CN), presso l’Aula Magna dell’Istituto Salesiano. Il Corso, dal titolo “Sviluppare competenze affettive nell’IRC” è promosso e organizzato dall’ISSR di Fossano, in stretta collaborazione con gli Uffici Diocesani per l’IRC di Alba, Cuneo-Fossano, Mondovì, Saluzzo.

Educare affetti, emozioni e passioni. Riflessioni pedagogiche

Questa prima relazione, approfondisce uno dei fondamentali elementi dell’intelligenza emotiva secondo Daniel Goleman, ovvero la capacità di comprensione dei propri stati emotivi. Si tratta di saper interpretare il vissuto emotivo senza sperimentarlo esclusivamente sul piano del sentire o del percepire. In effetti, uno dei compiti dell’educazione affettivo-emotiva a scuola è quello di offrire occasioni per decodificare i significati connessi con il mondo delle passioni e pulsioni umane, in modo da disattivarne il potenziale deviante. Alcuni preziosi suggerimenti per supportare quest’importantissima opera di educazione giungono dalla tradizione filosofico-pedagogica antica, in particolare da Aristotele e san Tommaso d’Aquino. Il loro modo di concepire gli affetti, le emozioni e le passioni umane si offre sotto forma di una saggezza pratica, capace di orientare il mondo della vita interiore verso traguardi di equilibrio e di dominio delle proprie energie pulsionali. Per queste ragioni, l’obiettivo di qiesta prima relazione è una rilettura critica ed argomentata di questa saggezza pratica aristotelico-tomista, perché possa diventare significativa come cultura dell’emotivo da promuovere in particolare a scuola durante l’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC). Clicca qui per accedere a schermo intero.

Le competenze affettive nella didattica dell’IRC

Questa seconda relazione parte della constatazione per la quale la scuola odierna non sembra ancora in grado di prendere sul serio l’importanza dell’educazione affettivo-emotiva. Due paiono le cause di quest’omissione a livello educativo. La prima è una concezione dell’istruzione che permane di ordine cognitivista, secondo cui ciò che conta a scuola sono le conoscenze e l’elaborazione cognitiva dei saperi disciplinari. La seconda causa riguarda, invece, il modo in cui è interpretata l’educazione sessuale, ovvero per lo più come una tecnica medica che ha come suo scopo preventivo evitare gravidanze indesiderate. Si tratta di un orientamento all’azione al cui fondamento sta una comprensione puramente edonistica del piacere sessuale, senza che vi sia, al contempo, una vera esplorazione e comprensione delle dinamiche affettivo-emotive connesse con la corporeità. In un clima scolastico quotidiano di questo tipo, in cui c’è una dicotomia fra mente e corpo, l’IRC potrebbe diventare l’occasione settimanale in cui far sperimentare agli studenti attività connesse con una concezione della vita meno cognitivista, meno edonista, ma più sentimentale e appassionata anche rispetto all’apprendimento. Obiettivo di questa seconda relazione è suggerire esempi di attività didattiche orientate a tale scopo educativo, mostrando anche come integrare nella didattica le nuove tecnologie. Clicca qui per accedere a schermo intero.

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