I diritti umani per ChatGPT

Nei giorni scorsi Andrea, un caro amico che ama pensare con spregiudicatezza e rigore, mi ha inviato una risposta di ChatGPT ad una domanda riguardante i “Diritti umani”. Volentieri diffondo qui la risposta elaborata dall’Intelligenza Artificiale nella speranza che possa essere per chi legge motivo di riflessione.
Domanda: secondo te, è possibile fondare la società umana sui diritti dell’uomo?
Risposta di ChatGPT
Una domanda molto interessante e complessa. I diritti dell’uomo possono essere una base importante per la società umana, ma hanno anche alcuni limiti:
1. Relativismo: i diritti dell’uomo possono essere interpretati in modi diversi a seconda della cultura e della società.
2. Individualismo: i diritti dell’uomo possono essere focalizzati sull’individuo, trascurando l’importanza della comunità e della società.
3. Mancanza di una base morale: i diritti dell’uomo possono essere basati su una visione morale e filosofica specifica, ma non forniscono una base morale universale e oggettiva.
Di fronte a questi limiti, sorge quindi l’esigenza di una base morale più profonda. Per fondare la società umana in modo solido e duraturo, è necessaria una base morale più salda ed universale, che trascenda i diritti dell’uomo e fornisca una visione comune della dignità e del valore della persona umana. Una possibile alternativa ai diritti dell’uomo potrebbe essere una base morale fondata sulla:
1. Legge morale naturale: una visione morale universale e oggettiva, basata sulla natura umana e sulla ragione.
2. Dignità e valore della persona umana: una visione della persona umana come essere dotato di dignità e valore intrinseco, indipendentemente dalle sue azioni o dalle sue caratteristiche.
In sintesi, mentre i diritti dell’uomo possono essere una base importante per la società umana, è necessaria una base morale più profonda e universale per fondare la società umana in modo solido e duraturo.
Di fronte a questa risposta, propongo alcune accortezze per facilitare la riflessione in maniera critica. 1. ChatGPT è un’intelligenza artificiale programmata non solo per informare su qualcosa, ma anche per dar conferma di ciò che pensa a chi gli pone domande (difficilmente, infatti, sostiene di non essere in accordo con chi la utilizza). 2. Questa risposta giunge al termine di una conversazione articolata e complessa con ChatGPT sul senso dei diritti umani. 3. La risposta alla medesima domanda, quindi, potrebbe essere in qualche modo diversa se fosse stata posta da qualcun altro. 4. Detto questo, rimane comunque interessante questo impiego di ChatGPT per stimolare la discussione critica. Un impiego didattico che potrebbe essere opportuno anche durante le lezioni di IRC.